Malattie e disturbi che coinvolgono il Sistema Nervoso Centrale e Periferico
Perdita di coscienza, crisi epilettica, svenimento, attacco di panico, stato confusionale
Che fare?
Elettroencefalogramma o visita?
La visita neurologica in questo caso e prioritaria perché serve ad inquadrare il caso clinico e ad indirizzare il paziente verso l’esame diagnostico più indicato.
Si può fare la visita in una struttura e l’esame in un’altra?
E’ sempre meglio che il neurologo/neurofisiologo che ha visitato il paziente concluda la diagnosi valutando egli stesso in prima persona l’elettroencefalogramma in modo da definire se i reperti “elettrici” siano o meno collegati all’evento raccontato dal paziente.
Molti pazienti, purtroppo, fanno cure per l’epilessia soltanto perché non vi era stata una buona raccolta anamnestica ed una lettura di un elettroencefalogramma letto ed interpretato in maniera erronea.
Cefalea
Il mal di testa è una delle patologie più frequenti nella popolazione mondiale e l’esperto è il neurologo che previa visita può stabilire se si tratta di una cefalea primaria (emicrania, cefalea a grappolo e cefalea muscolo-tensiva) o di una cefalea secondaria a patologia dell’encefalo: in quest’ultimo caso le neuroimmagini come al RMN encefalo e al Angio-RMN sono necessarie per raggiungere la diagnosi definitiva.
Vertigini ed acufeni
La collaborazione tra l’otorinolaringoiatra, in primis, ed il neurologo è fondamentale anche perché molte di queste vertigini possono essere causate o da problematiche del sistema nervoso centrale o da disturbi “funzionali” in quanto sovrapposte ad un quadro psichico che spesso sconfina nell’attacco di panico o in svenimenti.
Malattie sistema extrapiramidale - tremore - Parkinson - Ipercinesie
Il movimento di un braccio, di una gamba, la mimica facciale, il sorriso, la parola sono il prodotto di un progetto che nasce nel lobo frontale della corteccia cerebrale ove viene pensato e programmato in maniera “grezza” e da qui passa nei nuclei di sostanza grigia sottocorticale dove viene “raffinato” e viene quindi rinviato in corteccia per l’esecuzione finale che dal sistema nervoso centrale viene inviata al sistema nervoso periferico: una alterazione di questi circuiti sotto corticali porta all’esecuzione di movimenti meno fluidi e lenti in alcuni casi (bradicinesia) o alla comparsa di movimenti involontari perché non voluti e non controllati dal soggetto come il tremore o le diverse ipercinesie.
Queste patologie, spesso curabili egregiamente, rientrano nel gruppo più esteso delle malattie neurodegenerative come la Malattia di Parkinson che comprende sintomi motorie non motori ed a volte alterazioni del sistema nervoso vegetativo (variazioni al ribasso delle pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, mancato controllo della minzione).
Patologie della corteccia celebrale su base degenerativa - vascolare - psicoarganica
Le più frequenti patologie della corteccia cerebrale, specie in ambito ospedaliero, sono le ischemie cerebrali ed in minor misura le emorragie cerebrali che hanno bisogno specialmente di un trattamento preventivo con check-up cardiovascolare e neurologico ed ad esse si aggiungono per frequenza le demenze di cui la Malattia di Alzheimer è la più frequente e che ha come disturbo iniziale cognitivo il disturbo della memoria, la perdita delle funzioni cognitive di ragionamento e di pianificazione della vita familiare, difficoltà o cambiamenti di rendita nell’attività lavorativa, signicativi cambiamenti di personalità e turbe dell’umore in eccesso o in difetto.
In questo caso la visita neurologica, una valutazione neuropsicologica, una RMN encefalo ed un elettroencefalogramma sono dirimenti nella diagnosi differenziale
Malattie del Sistema Nervoso Periferico
Le malattie neuromuscolari raggruppano tutte le patologie che colpiscono il sistema nervoso periferico nel tratto che va dal motoneurone e/o dal ganglio spinale rispettivamente per il sistema motorio e sensitivo, passando dalle radici nervose, dai plessi e dai nervo periferici fino alla placca neuromuscolare ed all’ultimo effettore: il muscolo.
L’esame cardine per la diagnosi di queste patologie è l’elettromiografia che deve essere necessariamente eseguita da un neurologo. L’esame non è equiparabile ad un esame d’immagine (una Tc o una risonanza magnetica), ma trattasi di un esame che prescinde solo ed esclusivamente da una valutazione di un neurologo esperto di sistema nervoso periferico che utilizza lo strumento per confermare o meno un sospetto clinico.
Sindrome del tunnel carpale
E’ la più frequente sindrome dolorosa da intrappolamento/schiacciamento, dovuta alla compressione del nervo mediano al polso. La patologia esordisce con iniziale formicolio (parestesie), tipicamente notturno, delle prime tre dita della mano che spesso sveglia il paziente durante la notte. Con l’avanzare della patologia le parestesie diventano dolorose e si estendono anche nelle ore diurne rendendo questa sindrome particolarmente invalidante per la comparsa di deficit di forza della mano: (“Dottore mi cadono sempre gli oggetti dalle mani che mi succede?”). Oltre alla valutazione clinica in questo caso l’esame di prima scelta in assoluto è l’elettroneurografia (ENG) che permette di confermare il sospetto clinico e definire con estrema precisione la gravità della patologia (sindrome del tunnel carpale minima/lieve/moderata/severa/estrema)